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giovedì 3 aprile 2008

Nessun valore di prova...

Gira da un po' di giorni su internet questa fotografia: per l'articolo di fonte canadese che l'accompagna sarebbe la prova che l'esercito cinese avrebbe provocato ad arte gli scontri recentemente scoppiati in Tibet. Il canale di diffusione in Italia di tale notizia credo sia stato il blog di Beppe Grillo.

Oggi mi è stata inoltrata una mail firmata da tal Gregory Snegoff che recita: "Fate attenzione a non accettare tutto in modo acritico: la foto che sta girando di soldati cinesi portando in mano abiti da monaco tibetano risale al 2003 e non c'entra nulla con gli eventi recenti nel Tibet. (...) Ciò non significa che i cinesi siano degli agnellini per quanto riguarda i tibetani ma facciamo attenzione di non promuovere informazioni inesatte: le forze dell'ombra hanno già abbastanza aiuto.
Verità e amore."

La "debolezza" di tale mail è quella di non citare fonti a suffragio di ciò che rivela - per esempio dove, in quale circostanza e da chi sia stata scattata la foto - ma non può essere certo ignorata per questo. Qual'è dunque la verità? Se menzogna e verità possono diffondersi con la stessa velocità e altrettanto bene, come possiamo distinguere l'una e l'altra? Non riesco a trovare un parametro razionale per riuscirci... so che quando ho visto la prima volta l'immagine in questione sono rimasto perplesso: non chiedetemi perché - non lo so davvero - eppure la foto e la sua interpretazione mi hanno un po' puzzato di falso. Ma l'intuito non ha nessun valore di prova...

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