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sabato 8 novembre 2008

Eccomi tornato...

Eccomi tornato... solo due giorni di black-out per fortuna. In tutta onestà, ad oggi Fastweb con me si è dimostrata nettamente superiore a Telecom sia come servizio sia come competenza e gentilezza degli operatori dei call-center e assistenza fornita, ma ho sentito altre testimonianze riportare il contrario. Dunque non so se alla fine si tratta solo... di fortuna!
Ieri mattina mi è capitato di ascoltare la fine di un programma radiofonico (credo su RAI Radio 1) condotto da Emanuela Falcetti. Due avvocati, uno della Federconsumatori e uno non ho capito in rappresentanza di chi o cosa, stavano battibeccandosi vivacemente propugnando due posizioni contrapposte e apparentemente inconciliabili: il primo sosteneva che il riscaldamento autonomo permette di risparmiare rispetto a quello centralizzato, evitando il paradosso di vedere contemporaneamente inquilini che gelano ai primi piani e altri che devono tenere le finestre aperte agli ultimi piani; il secondo viceversa sosteneva che si sta nuovamente affermando il riscaldamento centralizzato perché, dopo gli aumenti delle tariffe degli ultimi anni, è tornato ad essere conveniente. Ciascuno naturalmente portava dati ed esempi a sostegno della propria posizione. "Se una famiglia esce di casa al mattino e magari torna solo alla sera gli basta accendere la sua caldaietta per poche ore." [in effetti è esattamente il mio caso] "Figuriamoci! A voglia prima che gli si scalda di nuovo la casa." "No, bastano 10 minuti a riscaldare un appartamento" [a casa mia infatti è così] "Ma siamo matti? Ci vogliono ore ed ore." Non mi è piaciuto il modo di condurre di Emanuela Falcetti: a mio parere un anchorman (in questo caso una anchorwoman) non deve limitarsi a fare l'arbitro tra due contendenti, non deve soltanto garantire che ognuno possa affermare la propria opinione per pari tempo, il suo compito principale sarebbe far venire fuori le ragioni della contrapposizione e trovare il punto d'incontro. In questo caso è evidente - per me almeno lo è - che ognuno dei due interlocutori interpretava la questione in base alla propria personale esperienza: l'avvocato della Federconsumatori aveva in mente i piccoli appartamenti (dei ceti medio-bassi) che in effetti possono riscaldarsi in pochi minuti; la sua controparte aveva in mente i mega-appartamenti, ville o palazzi padronali (dei ceti alti) dove in effetti va mantenuta una temperatura costante. Ognuno diceva ciò che per lui era ovvio, ma limitatamente alla propria fotografia della realtà, alla propria mappa cognitiva. Ma la mappa - si sa - non è il territorio. Ho riportato questa querelle perché la trovo esemplificativa, per prima cosa di come in generale la gente - purtroppo - tende ad avere a cuore la difesa delle proprie posizioni piuttosto che capire le ragioni altrui. E poi perché se un semplice avvocato dimostra di non conoscere la realtà di coloro che vivono in miniappartamenti (con modesti stipendi) e hanno sperimentato sul proprio portafoglio come conviene usare il riscaldamento per risparmiare, figuriamoci quanto può capire i problemi dei cittadini "normali" un presidente del Consiglio nababbo come Silvio Berlusconi. Per questo reputo un atto di leggerezza ritenerlo un buon capo di governo per l'Italia. I politici che ci governano andrebbero scelti anche in base a una diretta esperienza di diversi tipi di condizioni di vita, dovrebbero appartenere per lo meno al ceto medio, proprio quello che sta scomparendo al crescere dello iato sociale tra miseria e ricchezza. Un fenomeno allarmante, perché senza una larga fascia intermedia la mobilità sociale diventa più difficile e la storia ci insegna che ciò crea condizioni di conflitto sociale, rivoluzioni da parte degli oppressi o all'opposto restaurazioni da parte dei privilegiati. In questi giorni Berluscolandia è tornata in auge sui mass-media di tutto il mondo grazie all'ennesima battuta infelice del nostro caro presidente del consiglio, che a quanto pare è talmente sicuro e pieno di sé da dimenticare che il suo ruolo istituzionale sconsiglierebbe - a chiunque avesse un minimo di responsabilità politica - di esprimersi come si fa tra quattro amici al bar, facendo a gara a chi spara la facezia più grossa (che non è detto sia spiritosa). Dire di Barack Obama che "È bello, giovane e abbronzato" riflette mestamente i valori estetici che Silvio Berlusconi crede necessari a un uomo politico e/o di potere, tant'è che lui stesso si vanta spesso in pubblico d'esser bello, giovanile (si sa che aspira all'eterna giovinezza...) e sicuramente ci tiene ad avere sempre un filo d'abbronzatura. A mio parere i valori che un uomo politico deve sapere esprimere sono ben altri: imparzialità, capacità di mediare con l'opposizione, consapevolezza della complessità del sociale, più cultura sociologica, umanistica e scientifica che imprenditoriale e mediatica. Non dimentico il caso esemplare di quell'industriale Marchigiano che dopo aver provato per un mese a vivere con il salario dei suoi operai decise di alzare a tutti lo stipendio. Avrà valutato che era giusto ridurre il proprio margine di profitto e ridistribuirlo a chi lo aiutava a crearlo: più gente sta meglio meglio stiamo tutti! Ma quanti hanno seguito il suo esempio tra i nostri imprenditori?

3 : commenti:

Donnachenina blog ha detto...

Ciao Daniele,
bello il neologismo che hai coniato!
L'imprenditore marchigiano che aveva aumentato lo stipenmdio ai suoi dipendenti, dopo aver provato sulla sua pelle cosa voleva dire vivere con lo stipemdio appena superiore ai mille euro lo avevo sentito in una intervista su Radio 24 e ne ero rimasta davvero entusiasta, ma poi peccato che nessuno lo ha preso ad esempio..
La Falcetti, la sento sempre, confermo che è su Radio 1, è una totale casinista!
Per l'argomento del riscaldamento, io ho fatto entrambe le esperienze, ma sono dell'idea che per me funziona meglio quello centralizzato, non ho mai abitato ai piani alti, ma in casa di persone che ci abitavano e avevano il centralizzato non ho mai sentito freddo, mentre con l'autonomo non essendo il palazzo scaldato sempre contemporaneamente in genere le case sono meno calde...sarà che io sono una freddolosa e a costo di qualche sacrificio preferisco avere un po' più di caldo.
Ben tornato un caro saluto

Donnachenina blog ha detto...

Cancella perchè sono usciti 3 commenti tutti assieme!

Daniele Passerini ha detto...

Ho provveduto! Ciao :-)

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